CORSO DI FORMAZIONE PER PREPARATORE MENTALE 26 E 27 NOVEMBRE A ROMA

alma 12 Novembre 2016 0
CORSO DI FORMAZIONE PER PREPARATORE MENTALE 26 E 27 NOVEMBRE A ROMA
Raggiungere i risultati sportivi (e non solo), imparando a gestire le emozioni e a conoscere le potenzialità della propria mente. Continua e termina a Roma, il 26 e il 27 novembre prossimi nella sede della direzione nazionale di Aics in via Barberini 68, il corso per preparatore mentale: la sessione conclusiva è dedicata in generale all’ipnosi, alle tecniche degli obiettivi e a quelle di ipnosi e auto-ipnosi. Tempo fino al 13 novembre per iscriversi.
«L’intento – spiega Mauro Marino, responsabile nazionale Aics del settore Tennis ma anche mental coach e organizzatore del corso per preparatori mentali – è quello di fornire agli insegnanti sportivi e non solo a quelli di tennis le tecniche di base per poter aiutare i propri atleti a raggiungere il massimo risultato. Si tratta di tecniche che gli sportivi di grande livello già usano ma che possono creare un valore aggiunto e un buon modo di vivere lo sport anche ai livelli di base. Qui sta la grandezza degli enti di promozione sportiva che, come Aics, guardando avanti cercano di infondere questo tipo di preparazione a tutti i livelli». Nella due giorni di corso si insegneranno dunque le tecniche di ipnosi che permette di strutturare programmi di allenamento mentale da affiancare alla preparazione tecnica e atletica. «Gli strumenti dell’ipnosi e dell’autoipnosi – si legge nella presentazione del corso – permettono di consolidare la memoria corporea che si costruisce durante gli allenamenti in modo più veloce e stabile, portando a miglioramenti più rapidi nell’esecuzione dei gesti, nell’equilibrio, nella forza e nella reattività. Attraverso l’utilizzo dell’ipnosi e dell’autoipnosi si accede a uno stato diverso di coscienza nel quale le frequenze cerebrali si abbassano. Il soggetto entra in uno stato di trance, durante il quale il coach guida il soggetto verso la ricerca delle risorse interiori necessarie per i raggiungimento della performance. Attraverso la trance ipnotica si possono costruire routine di allenamento mentale che regolano gli stati emozionali dell’atleta e permettono di scaricare ciò che non serve per concentrarsi solo sulla gara. A volte pensieri e distrazioni che non appartengono al terreno di gioco, possono influenzare negativamente la prestazione. Lavorare con l’ipnosi e l’autoipnosi permette di lasciare fuori dal campo di gara tutto ciò che non è utile alla prestazione». Nei corsi precedenti sono già state affrontate le tecniche di programmazione neurolinguistica e quelle di visualizzazione. «Nel primo caso si tratta di una metodologia che si basa sul principio che ogni comportamento ha una struttura, che una volta identificata può essere cambiata determinando un cambiamento comportamentale – spiega ancora Marino -; nel secondo si tratta della capacità di saper visualizzare, e dunque ricostruire con la mente, un momento sportivo, l’allenamento o la gara. Ciò consente di allenarsi senza usare il corpo ma solo la mente rivivendo con l’occhio della mente una, cento e mille volte i movimenti giusti da compiere, incluse le difficoltà che si potrebbero incontrare durante la performance. Grandi atleti impossibilitati all’allenamento fisico, magari a causa di un infortunio, come Aldo Montano o la campionessa olimpica Laura Wilkinson, sono riusciti a vincere solo attraverso le visualizzazioni».  Per informazioni e iscrizioni, www.performanceway.it. (patrizia cupo)

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